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Cosa vedere a Soriano nel Cimino

Soriano del Cimino è un comune situato nella provincia di Viterbo, la cui popolazione si attesta intorno ai 9.000 abitatanti.

Distante circa 90 km da Roma, Soriano del Cimino è costituita da un borgo medievale nei dintorni del castello, fatto erigere da papa Nicolò III Orsini nel tredicesimo secolo, e dai quartieri rinascimentali che lo circondano.

Questo incantevole comune ha una lunga e nobile storia alle sue spalle.

Fu possedimento della famiglia Orsini a partire dal 1278, quando vennero cacciati i membri della famiglia Guastapane, mantendo la loro egemonia fino all’anno 1336.

Nei decenni successivi Soriano del Cimino fu dominata da altre nobili famiglie: I Borgia, i Della Rovere e i Caraffa.

 

IL CASTELLO ORSINI

 

E’ situato sul tetto della collina su cui sorge Soriano nel Cimino, dominando sia il borgo medievale che il centro storico.

Caratterizzato da un’architettura imponente, il celebre castello fu fatto costruire da papa Nicolò III nel 1279, nei pressi di un vecchio castello appartenente alla famiglia Guastapane, cacciati via perché considerati eretici.

I lavori per la sua restaurazione iniziarono nel quindicesimo secolo.

Nel 1848 Soriano nel Cimino divenne possedimento dello Stato Pontificio.

Il castello venne perciò abbandonato dai nobili che in precedenza vi abitavano, e venne trasformato in una struttura carceraria, prima appartenente alla Santa Sede, e poi, dal 1871, allo Stato Italiano.

Divenne successivamente una casa lavoro, fino a quando, nel 1989, fu definitivamente chiuso.

All’interno del castello vi sono elementi di assoluto valore come l’altare in peperino, conservato precedentemente nella Chiesa dell’altare della Trinità, mentre al piano superiore si trovano decorazioni ed affreschi, molto probabilmente appartenenti ad una vecchia cappella.

 

IL CENTRO STORICO

 

Fra i monumenti di interesse religioso vi è la splendida chiesa di San Nicola di Bari, costruita tra il 1782 e il 1791 in stile neoclassico.

Da non perdere anche la chiesa di Sant’Eutizio, che fu rimodernata nel diciottesimo secolo.

Appena fuori dal borgo si trova la cattedrale di San Giorgio, la più antica, risalente al nono secolo.

Fra i suoi palazzi civili troviamo invece il palazzo Chigi-Albani e la Fontana Papacqua, oltre alla Fontana Tonda.

Un altro sito di grande interesse è sicuramente la Porta Romana, costruita nel diciottesimo secolo su ordine del principe Carlo Albani.

 

LA FAGGETA

 

Situata ad oltre 1000 metri di altitudine e con un’estensione di circa 50 ettari, costituisce insieme alle vette di Monte Fogliano e Venere un esempio di “foresta vetusta”.

Il bosco d’estate offre ai suoi visitatori fresco e refrigerio, mentre d’inverno si può godere di un’affascinante paesaggio montano.

La caratteristica principale di questo luogo, che ogni anno attrae migliaia di turisti, è senza dubbio il senso di pace che offre a chi si addentra nei suoi sentieri.

 

PALAZZO CHIGI-ALBANI

 

Voluto dal Cardinale Cristoforo Madruzzo, che affidò il progetto all’architetto Ottaviano Schiratti, il quale completò la costruzione nel 1571.

Si accede al palazzo tramite una porta in peperino, che circonda un cortile la cui forma ricorda quella di una “L”, mentre nel secondo versante del cortile troviamo gli elementi che costituiscono la Fonte, su cui si erge maestoso un loggiato, a sua volta sormontato da una piccola torre a cilindro.

A destra della Fonte inizia la parte principale del palazzo, i cui lavori furono inziati dal Mandruzzo, che tuttavia si limitò alla costruzione del pian terreno.

Successivamente fu la famiglia Albani a completarne i lavori intorno alla metà del settecento, affidando probabilmete i lavori al celebre architetto Luigi Vanvitelli.

Alla sinistra della Fonte si trovavano gli alloggi degli schiavi e le scuderie.

Probabilmente questa ala fu inizialmente dimora dei nobili, poiché fu il primo edificio ad essere costruito.

 

Fonte: mytuscia.com